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INTERVENTI LOW - COST !!

AICPE - ASSOCIAZIONE ITALIANA CHIRURGIA PLASTICA ESTETICA


ATTENZIONE  ALLA  MEDICINA  E  CHIRURGIA  ESTETICA  LOW-COST

Descrizione:

 

COMUNICATO   STAMPA    AICPE   19/10/2012


«Sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica non è come comprare una borsa nuova»


Diffidate delle offerte speciali

L'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica mette in guardia dalla chirurgia low cost

Decidere di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica non è come decidere di comprare una borsa nuova. Optare per il "ritocchino" per migliorare il proprio aspetto è una scelta che deve essere ponderata con calma e con il consulto di un medico esperto. Di certo non può essere un acquisto impulsivo, che si fa solo perché esiste un'offerta speciale "in saldo". 
Il monito arriva dall' Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) che, seguendo l'esempio dei colleghi inglesi della British Association of Aesthetic Plastic Surgeons (Baaps), mette in guardia i pazienti verso le offerte speciali super scontate da cogliere al volo. «Chi decide di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica estetica deve farlo con calma e giudizio, dopo aver scelto uno specialista a cui affidarsi e dopo averne verificato le qualifiche - afferma Mario Pelle Ceravolo, vicepresidente di Aicpe -. Si tratta sempre di un'operazione chirurgica, delicata e importante, sia in termini di tecnica sia di risultati, che comporta necessariamente dei rischi. Inoltre apporta dei cambiamenti definitivi nel corpo con i quali si dovrà convivere per il resto della vita. È bene ponderare con attenzione questa scelta».
Attenzione quindi alla chirurgia plastica in offerta speciale, proposta anche su internet da gruppi commerciali che sfruttano l'impulso all'acquisto dei lettori, attraverso forti sconti per un periodo limitato di tempo: un meccanismo che induce l'acquirente a credere che si tratti di un affare così buono da non poter lasciarselo scappare. Ma se questa pratica può funzionare per una borsa o una cena, le cose cambiano quando la posta in gioco è un trattamento medico: «Allo stesso modo bisogna diffidare di carte fedeltà, offerte "compri uno prendi due" e promozioni a tempo - afferma Pelle Ceravolo -. Bisogna riflettere bene prima di intraprendere un'operazione al naso o al seno. È ovvio chela spesa rappresenta un fattore importante e un risparmio può rappresentare un incentivo nella decisione, ma esistono tante altre riflessioni e valutazioni da fareprima di procedere ai fatti in una scelta così importante, in cui in gioco c'è la propria salute». 
Anche i chirurghi plastici inglesi della British Association of Aesthetic Plastic Surgeons si sono recentemente scagliati contro gruppi d'acquisto e campagne marketing troppo agguerrite, arrivando addirittura a stilare una lista di quanto e come può essere pubblicizzato. «In Italia non siamo ai livelli della Gran Bretagna, dove la pubblicità è più aggressiva e le minorenni sono uno dei target preferenziali della chirurgia plastica - aggiunge il vicepresidente di Aicpe -. Tuttavia anche da noi sono presenti, soprattutto sulla "magica rete", molti messaggi di offerta speciale. È importante che i pazienti sappiano che ci sono costi che non si possono eliminare. Ad esempio nell'intervento più eseguito, quello di mastoplastica additiva, il costo è determinato dalla spesa per le protesi, clinica, anestesia, preparazione pre-operatoria e decorso post operatorio. A queste spese, ogni chirurgo ne può aggiungere altri per migliorare la qualità del risultato (anestetici particolari, protesi di prova, eccetera), oltre al proprio compenso. Sotto una certa cifra, è impossibile offrire un servizio di qualità. Anche supponendo che il chirurgo rinunci al proprio onorario per farsi pubblicità, per risparmiare potrebbe usare protesi di qualità discutibile, operare in un ambiente che non rispetta tutti gli standard o risparmiare sull'anestesia. Insomma, a farne le spese è la sicurezza, che è un dovere in ogni terapia chirurgica».
Per tutelarsi, ogni paziente dovrebbe controllare che il chirurgo scelto sia un professionista serio, che abbia il titolo di specializzazione in chirurgia plastica, che sia iscritto a un'associazione di categoria (Aicpe o Sicpre) e che operi in strutture adeguate. Un professionista valido e competente deve dedicare tutto il tempo necessario a illustrare le caratteristiche di un intervento in maniera realistica e non superficiale, spiegandone i vantaggi e le possibili complicanze, esponendo a ogni paziente un consenso informato che sia chiaro e comprensibile in tutti i suoi punti.

 

 

 

 

 

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